sabato 11 settembre 2010

La prima settimana di scuola

Oggi qui a Muhanga si conclude la prima settimana di scuola dopo le vacanze estive. La data ufficiale di inizio era il 6 settembre, ma lunedì solo pochi bambini sono andati a scuola e così anche martedì…solo quelli che dovevano iscriversi e iniziare la prima, gli altri: ancora in vacanza!!!



Mercoledì perciò è il primo giorno di scuola per tutti, o quasi, perché molti bambini decidono di non andare ancora a scuola, ancora uno o 2 giorni di vacanza, perché sanno che nei primi giorni devono, oltre che fare lezione, anche zappare per pulire il cortile dalle erbacce formatesi in questi mesi e molti non ne hanno nessunissima voglia…come dargli torto?!?


Da una settimana sono anche iniziati i lavori per costruire i nuovi cessi della scuola; non più fatti in fango, ma con i mattoni e allora mentre qualche bimbo zappa il cortile, mentre qualcuno è in classe a fare lezione, altri aiutano nel trasporto dei mattoni. Ero lì alla scuola, vedevo questi bimbi trasportare i mattoni e pensavo ai nostri bambini in Italia, pensavo alle nostre scuole, pensavo alle grandi battaglie che ci sono in tutto il mondo contro lo sfruttamento del lavoro minorile e mi sono chiesta quale delle due realtà è sbagliata: la nostra italiana o questa congolese??? Non so dare una risposta, forse c’è del positivo e del negativo in entrambe…non lo so…
Mentre sono lì nel cortile della scuola vedo Esteri e Annuarite: hanno 7 anni ed è il loro primo giorno di scuola, non hanno lo zainetto della Seven o di non so che cartone animato, non hanno il portapenne nuovo con tantissime biro diverse, matite colorate e pennarelli di tutti i colori possibili, non hanno il diario più caro della cartoleria, ma sono vestite a festa, tutte ben pulite, con il vestitino nuovo…



e sono felici, sorridenti, stupende… stupende come è stupendo il paesaggio da quassù…

4 commenti:

  1. Credo anch'io ci sia del positivo e del negativo in entrambe le situazioni. Sicuramente sarebbe buona cosa che gli scolari e li studenti italiani (tanto per cominciare da noi)capissero che oni cosa di una struttura pubblica, nel loro caso la scuola, è stato "sudato" dai loro genitori. Per carità non facciamo sporcare le mani ai nostri figli, vanno a scuola per consumare banchi e libri, mica zappe o pelle delle loro mani! E poi non possono mica detrarre il loro tempo prezioso, tutto dedicato allo studio,per fare lavori di manovalanza!
    Ma quanto sbagliano gli adulti africani a "sfruttare" i loro bambini facendoli stancare con lavori manuali? quando invece dovrebbero solo studiare ed imparare come fanno i nostri a guardare i cartoons mentre fanno colazione, saper infilare la monetina nel distributore delle merendine, giocare con la Play Station ed essere imbattibili nello scaldare sedie, divani e muretti. Se quei bellissimi neretti imparassero dai nostri piccoli visi pallidi certo non sarebbero più sfruttati ma...già ma dove trovano la TV per guardare i cartoni animati, dove trovano le merendine,dove la vanno a piliare la Play Station?
    Però una cosa sicuramente i nostri paffuti bambini potrebbero imparare da quei musetti scuretti a volte un pò imbrattatelli: la condivisione di quel che si possiede e il sorriso smagliante per dire razie e da elargire ogni volta che il Sole nasce per ognuno di noi

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  2. ...mi spiace che nel precedente mio commento non ho avuto abbastanza forza per premere sempre il tasto G
    Alcune G mancano purtroppo come spesso ci manca la voglia per dire GRAZIE.
    GRAZIE innanzitutto a chi ci ha "cresiuti" e ci ha insegnato a PENSARE
    GRAZIE a chi pensa, a chi scrive, a chi pensa e non osa o non può scrivere
    Grazie a chi scrivendo ci provoca e ci aiuta a riflettere.
    Grazie perchè quando ci impegniamo non saltiamo neppure una G

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  3. ciao ely!
    ho letto con un po' di ritardo gli ultimi tre interventi del tuo blog..sono bellissimi, sono profondi senza mai essere retorici, sono veri..come stai piccola grande donna? ti stimo tantissimo per quello che stai facendo..
    io ho vinto la mia piccola, insignificante se paragonata alle grandi battaglie, per la casa francese! sono nella mia casina zak!!!!!!
    mi prometti che un "salto" quando torni dal congo lo fai anche qui e mi vieni a trovare? ti aspetto a braccia aperte!!
    un bacio grande

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  4. Ciao viaggiatrice!!! Finalmente ho avuto un attimo di tempo per leggere con calma le novità sul tuo blog. Come sempre racconti toccanti! Sembra impossibile che dei bimbi così piccoli portino così tanti mattoni. Un dettaglio che mi fa capire quanto la nostra cultura sia lontana e "privilegiata" se così la vogliamo chiamare. O forse i "privilegiati" sono loro, che sanno ancora donare dei sorrisi e affetto incondizionato! Non so... Fa riflettere!
    Ci manchi tanto!
    Un bacione!
    Diri

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