martedì 11 maggio 2010

Safari

Eccomi di nuovo qui a Muhanga, seduta davanti al computer, che cerco le parole giuste per raccontarvi quello che sto vivendo.

In queste ultime settimane la situazione è un po’ peggiorata…praticamente in tutti i villaggi qui attorno ci sono stati scontri tra i soldati FARDC, FDLR, mai-mai.


Qualche settimana fa qualcuno ha dato fuoco al ponte che collega Muhanga a Mbingi, poi, il giorno dopo la nostra partenza per Kampala, hanno dato fuoco al camion della Croce Rossa che era venuto per aggiustare il ponte, stamattina c’è stata una piccola sparatoria sulla collina dietro al campo dei soldati… alla sera il colonnello ci dice che hanno sparato solo per pulire i fucili… stamattina veniamo a sapere che i soldati hanno rubato le capre al capo dei mai-mai perciò ci sono i mai-mai nei dintorni…forse gli spari non erano per pulire i fucili?!?
La gente inizia ad aver paura di andare a lavorare nei campi, i soldati rubano continuamente il cibo…speriamo non degeneri.




Noi siamo stati via da Muhanga due settimane…siamo andati a Kampala per accompagnare Antonella e Maura che dovevano rientrare in Italia e ne abbiamo approfittato per fare compere nella grande città. È stata una settimana molto piacevole, anche se stancante e con qualche disavventura, conclusa con un bel pranzetto di pesce sulla riva del Lago Vittoria per festeggiare il compleanno di Antonella.

Una sera, mentre rientravamo in hotel, seduti comodamente sulla nostra macchina, ad un semaforo vediamo una bimbetta di 4-5 anni che fa lo slalom tra le macchine ferme per cercare di racimolare qualcosa da mangiare o qualche soldo. Inutile dirvi quanto ci abbia colpiti tutti quanti questa scena, quanto ci abbia fatto riflettere, quanto mi sia sentita in colpa alla sera al ristornate etiope per aver avanzato il cibo nel piatto perché ero piena…

Al rientro da Kampala ci siamo fermati un po’ di giorni a Kimbulu per la solita riunione di TUUNGANE e per andare a fare ancora un po’ di compere a Butembo, per poi rientrare sabato in foresta, dove i bambini e tutta la gente del villaggio ci aspettava con ansia.
So di esser ripetitiva, ma la gioia e l’entusiasmo con cui ci hanno accolti mi ha fatto dimenticare tutta la fatica del viaggio!


PS: purtroppo non posso mettere le foto di Kampala perché mi hanno rubato la macchina fotografica 