Giovedì mattina ero alla maternità a dare il colore alle finestre e me la vedo arrivare…un abbraccio, mi presenta il marito e poi mi chiede se possiamo fare una foto insieme; come posso rifiutare??? Sono sporca di vernice, spettinata, non in tiro, ma chissenefrega…lei è stupenda! Mi prende e mi porta nella lavanderia della maternità…vuole fare la foto davanti alla lavatrice! Era lei l’incaricata a fare il bucato del dispensario-maternità. Mi viene da sorridere e mi colpisce questa cosa. Ci facciamo la foto, lei torna a casa e io torno al mio lavoro delle finestre.Alla sera di nuovo danze fino a tarda sera.
Venerdì tutto il giorno festeggiano il matrimonio: mangiano insieme e danzano, fino alla sera tardi. Io nel pomeriggio vado a salutarla, a vedere le danze, così, per stare insieme, per condividere con loro questo giorno di festa. E allora vado a casa sua, stiamo un po’ insieme e poi vado a casa di Jaqui, una vicina di casa di Janette con cui sono diventata molto amica. Si prepara un po’ di bugali e la salsa di pesce per gli ospiti che sono arrivati per il matrimonio e che mangeranno insieme alla famiglia della sposa e una pentolina Jaqui la tiene per lei e i suoi fratelli/sorelle. Faccio per tornare a casa e Jaqui mi dice di fermarmi a mangiare con loro. Come sempre tentenno un po’ ma poi…cedo e mangio anche io bugali con salsa di pesce. Nella salsa c’e anche un pezzettino di pesce; Jacqui lo divide in due: un pezzo per me e l’altro da dividere ulteriormente in 6 pezzi per lei, i fratelli e sorelle e la mamma. Le dico di mangiarlo loro, che io posso mangiarlo quando voglio, ma lei insiste e mi dice che almeno un pezzo piccolo lo devo prendere e allora…lo prendo. Il pesce era davvero poco eppure è stato diviso in modo equo tra tutti…la loro capacità di condividere il cibo mi stupisce ogni giorno di più e mi lascia ogni volta senza parole!
Mercoledì sera abbiamo invitato Pierino con la mamma e le 5 sorelline a mangiare cena con noi. Stanno passando un brutto periodo perché la casa in cui vivevano l’ha comprata Mathias, un ragazzo di qua, e così si sono ritrovati senza una casa in cui vivere. Glien’hanno data un’altra…vecchia, che cade a pezzi, con molti buchi in cui entra l’acqua. La mamma è sola a crescere 6 figli, è sola a zappare i campi…è SOLA in tutti i sensi e i figli hanno fame e non la aiutano, perciò abbiamo deciso che sarebbe stato carino fare cena con loro.
A tavola Kahindo, la mamma, è molto seria, triste, mogia, silenziosa…si vede che è molto preoccupata. I bimbi invece hanno gli occhi che brillano…basta davvero poco per vederli sorridere: un piatto di riso bollito e un po’ di patate bollite.
Finito di mangiare chiedo a Pierino se è contento; lo prendo in braccio, lui mi sorridere, mi abbraccia e mi dice…GRAZIE!!! Non so descrivere come mi sono sentita in quel momento, che cosa ho provato, so solo che mi sono venute le lacrime agli occhi e che mi sono sentita felice anche io…pazzesco quanto può essere forte un abbraccio con un bimbetto di 9 anni che ne dimostra 5-6!
Il giorno dopo avevano ancora il sorriso stampato sulle labbra…